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Sorha, “La Figlia della Foresta” (Juliet Mariller)

“Liam il solenne; Diarmid il sorridente; i gemelli, uguali come due gocce d’acqua; Cormack, baldanzoso e impavido; Connor, profondo e acuto; Finbar, con la sua incorruttibile moraità; Padriac, sempre assetato di sapere. E la loro sorellina che, pur non essendo il settimo figlio maschio di un settimo figlio maschio, li seguiva ovunque”.

la Figlia della Foresta (p.190)

Introduzione

Da “I Sei Cigni” (ed “I Cigni selvatici“), tradizionale racconto ripreso da autori quali i fratelli Grimm, ecco il romanzo dell’autrice neozelandese Juliet Mariller. La “Severwaters Series” comprende 6 romanzi: “Daughter of the Forest” (1999), “Son of the Shadows” (2000), “Child of the Prophecy” (2001), “Heir to Sevenwaters” (2008), “Seer to Sevenwaters” (2010) e “Flame of Sevenwaters” (2012).

Sevenwaters

Sevenwaters mappa
immagine presa dal libro (p.6)

Nella lontana isola magica di Erin, a nord di Dublino, esiste un luogo nascosto, difeso da una foresta magica: Sevenwaters. Il suo nome deriva dai sette torrenti che vi scorrono all’interno e che affluiscono in un piccolo lago. La tùath (comunità tribale irlandese della prima epoca cristiana) originaria del luogo abitava in un piccolo villaggio protetto da una grande fortezza. Tutti questi territori erano governati da Lord Colum e dalla sua famiglia: sua moglie Niamh, sei figli maschi e la settima figlia: Sorha.

Gli eredi della famiglia, a causa della lontananza del padre sempre impegnato in guerre per difendere il territorio, erano stati educati da alcuni stretti collaboratori del Lord tra cui padre Brien, un monaco cristiano.

Trama

Dopo la morte dell’amata moglie Niamh, Colum iniziò a trascurare le sue terre ed i sette figli per dedicarsi alla guerra contro Vichinghi e Britanni per tredici anni. Fino a quando, un giorno, portò a casa una donna, Lady Oonagh, per sposarla. Questo matrimonio fu subito visto con sospetto dai sette eredi di Sevenwaters, in particolare da Sorha, la figlia minore. La donna aveva rivelato la sua cattiva intenzione soltanto agli occhi di alcuni dei figli: intendeva impossessarsi del potere. Sembrava aver scagliato un incantesimo sia sul capofamiglia sia su altri individui per poter ottenere sempre più influenza e così distruggere i forti legami che tenevano insieme la famiglia.

Con un ulteriore incantesimo Lady Oonagh trasformò i sei fratelli di Sorha in cigni e lei, su consiglio della Signora della Foresta, si adoperò per filare e cucire sei camicie (una per ogni fratello) di stellaria (una pianta velenosa) nel più assoluto silenzio:

“Le camicie non dovranno essere fatte di lana, di lino o di pelle. Dovrai filare e tessere tu stessa la stoffa utilizzando fibre di stellaria. Gli steli pungenti ti taglieranno le mani e gli aculei ti si conficcheranno nella carne. Ma non ci saranno i tuoi fratelli a consolarti e a medicarti le ferite. Dovrai piangere in silenzio, mordere le labbra per non lasciarti sfuggire un lamento”.

Raccomandazioni della Signora della Foresta (p.186)
Immagine presa da: https://fogliedialchemilla.it/erbe/centocchio-la-stellina-dei-prati/

Così iniziò l’avventura della Figlia della Foresta, la quale, nonostante le varie difficoltà, tradimenti e dolore incontrati durante il suo cammino, sarà sempre determinata a portare avanti il suo compito.

La Figlia della Foresta

Sorha, la settima figlia di un settimo figlio, secondo la tradizione, dovrebbe avere capacità quasi sovrannaturali. Educata come i fratelli nei valori e nelle leggende delle sue terre, essa è in grado di leggere, scrivere, suonare l’arpa ed è soprattutto esperta di piante che possono essere utilizzate come medicinali.

Grazie alla sua determinazione ed al suo sacrificio, oltre che alla sua bontà d’animo, riuscirà a trovare l’aiuto di varie entità quali, prima tra tutte, la stessa Signora della Foresta. Questa fata sarà colei che non solo fornirà a Sorha le indicazioni cu come salvare i fratelli ed il popolo, ma farà anche in modo che la foresta magica diventi un luogo sicuro dove la ragazza può portare a termine il suo compito.

Immagine presa da:https://www.copia-di-arte.com/a/john-william-waterhouse.html

Considerazioni finali

Così l’autrice ha ripreso una delle fiabe più belle trasportandola in un contesto più ampio: quello in cui il cristianesimo iniziava ad affacciarsi in Irlanda ed ad affiancarsi ai valori millenari trasmessi dai druidi. “La Figlia della Foresta” diventa un modello di ragazza intraprendente e coraggiosa, disposta a tutto per salvare la propria famiglia anche a costo di dover sacrificare parte della propria giovinezza.

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